Introduzione
La Sacro Occipital Technique (SOT) è una metodica sviluppata dal Dott. Major Bertrand DeJarnette (1899-1992), chiropratico ed osteopata.
Si basa sull’idea che esista una stretta relazione funzionale tra sacro e occipite, due poli fondamentali che influenzano la postura, il sistema nervoso e l’equilibrio globale dell’organismo.

Cos’è la Sacro Occipital Technique
La SOT prevede una valutazione attenta della postura e dell’equilibrio del paziente, per poi intervenire attraverso:
- Test di valutazione specifici per individuare disfunzioni legate alla relazione sacro-occipitale
- Utilizzo di cunei (blocks) posizionati sotto il bacino per favorire un riequilibrio delicato e progressivo
- Tecniche craniali per armonizzare le tensioni interne e migliorare la funzionalità del sistema nervoso
Quando è utile
La SOT può essere di supporto in caso di:
- Dolori lombari e pelvici
- Disfunzioni posturali persistenti
- Cefalee e disturbi cranio-mandibolari
- Squilibri viscerali legati a tensioni posturali
- Disturbi da stress e disfunzioni neurovegetative
Il mio approccio
Ho conosciuto la SOT attraverso lo studio delle tecniche craniali e della Kinesiologia Applicata, che condividono principi in comune con l’approccio di DeJarnette.
Ho potuto approfondire questa metodica grazie alla formazione con il Dott. J.-P. Meersseman, DC, allievo diretto del Dr. DeJarnette DO, DC e con il Dott. F. Stadio.
La sua esperienza clinica e didattica mi ha permesso di integrare la SOT nel mio lavoro quotidiano come strumento di valutazione e trattamento, soprattutto nei pazienti con squilibri posturali complessi e disturbi del sistema stomatognatico.
In studio applico la SOT solo quando i test di valutazione la rendono indicata, integrandola con altre tecniche osteopatiche (strutturali, viscerali, craniosacrali).

Le categorie pelviche nella SOT

Categoria I
È la condizione più vicina alla fisiologia: il bacino mantiene un buon equilibrio e non sono presenti deviazioni laterali significative.
Tuttavia, possono emergere tensioni di tipo membranoso e fasciale, spesso legate al sistema cranio-sacrale, che influenzano la dinamica globale del corpo.
Categoria II
È caratterizzata da una disfunzione delle articolazioni sacroiliache.
In questo caso il sacro si presenta deviato lateralmente rispetto alla linea mediana, mentre l’occipite resta allineato.
Questo squilibrio può generare instabilità pelvica, dolore lombare e compensi posturali ascendenti o discendenti.
Categoria III
È la condizione più complessa: sia il sacro sia l’occipite risultano deviati, spesso dallo stesso lato.
Questa situazione coinvolge in maniera importante la biomeccanica del bacino e la trasmissione delle forze lungo la colonna vertebrale, con possibile irradiazione dolorosa agli arti inferiori o problematiche discali.
Conclusione
La Sacro Occipital Technique rappresenta un approccio utile e versatile per riequilibrare il paziente a partire dalla relazione tra sacro e occipite.
La sua integrazione con le altre tecniche osteopatiche permette di adattare il trattamento alle esigenze individuali, offrendo un percorso realmente personalizzato.